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Austen 4Jane Austen? Quella dei tè pomeridiani, dei balli a lume di candela e dei sospiri per Mr. Darcy? Sì, ma anche no. Dietro le trame romantiche e i sorrisi trattenuti della scrittrice inglese si nasconde un mondo molto più complesso, fatto di libertà, scelte, vincoli sociali e di un’ironia tagliente che anticipa la modernità.

Locandina Austen compressedÈ questa l'autrice che la classe 4S1 dell'IIS Majorana-Maitani ha scoperto partecipando al progetto “Libertà e modernità di Jane Austen”, organizzato dalla Biblioteca Luigi Fumi in collaborazione con l’associazione culturale Il Filo di Eloisa, in occasione dei 250 anni dalla nascita della scrittrice inglese.

Il lavoro, iniziato fin dai primi giorni dell'anno scolastico, è stato intenso e appassionante. Gli studenti hanno lavorato su una bibliografia ragionata di brani tratti da quattro romanzi di Austen, analizzando testi collegati a temi chiave come la parità di genere, l’affermazione personale e la società dell’epoca. Letture, discussioni e confronti hanno mostrato un’Austen tutt’altro che “romantica” nel senso comune del termine: una scrittrice ironica, ribelle e sorprendentemente moderna che ha contribuito alla nascita del romanzo di formazione femminile.

Austen 3Durante il progetto, la classe ha assistito anche alla proiezione, in lingua originale, di due adattamenti cinematografici dei suoi romanzi più celebri – Pride and Prejudice e Sense and Sensibility, rispettivamente Orgoglio e pregiudizio Ragione e sentimento – presso la Biblioteca Luigi Fumi.

Il percorso è culminato nella realizzazione di quattro video originali in lingua inglese con sottotitoli in italiano, interamente ideati e prodotti dagli studenti. Due di questi sono stati presentati pubblicamente durante l’incontro conclusivo del 30 ottobre presso la Sala DigiPass di Orvieto, alla presenza della saggista Liliana Rampello, curatrice dei Meridiani Mondadori dedicati ad Austen, e della moderatrice Laura Ricci.

Nel corso dell’incontro si è parlato di libertà di scelta e di azione, di resilienza, e del mondo nascosto che circonda l’autrice — lontano dagli stereotipi della “scrittrice di storie d’amore”. Gli studenti hanno partecipato con curiosità e maturità, mostrando di saper leggere tra le righe la modernità di una voce che, a due secoli di distanza, sa ancora far pensare.

Un lavoro intenso, entusiasmante, e una lezione preziosa: anche dietro una penna ottocentesca può nascondersi un pensiero rivoluzionario.