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PeersSiamo arrivati alla conclusione di questo anno scolastico, è il momento dei bilanci e le ragazze e i ragazzi della Peer Education vogliono provare a fare una piccola riflessione. Abbiamo amato notevolmente questo progetto, grazie anche al fatto che è riuscito a portare fuori le nostre emozioni, nonostante la distanza che ci separava, distanza che non ha permesso ad altri istituti di proseguire con il progetto.

Molti sono stati gli incontri fatti, tra i quali uno dei nostri preferiti è stato quello con la scrittrice Giulia Blasi, una donna piena di valori e principi, che ci ha spiegato la sua opinione sul mondo delle donne, sulla politica della differenza tra il maschile e femminile, su tutte le questioni di genere che ci sono ancora nel nostro paese.

La Peer ha dato anche modo a molti di noi di partecipare ad un corso di formazione organizzato dalla ASL dell’Umbria, in collaborazione con il Centro Servizi Giovani del Comune di Perugia e il gruppo Peer dell’Istituto Istruzione Superiore Patrizi-Baldelli-Cavallotti di Città  Di Castello, in questi incontri abbiamo trattato maggiormente il problema del bullismo e soprattutto del cyberbullismo. 

Abbiamo proseguito anche i lavori nelle diverse classi dell’Istituto, prima con le quarte, poi con le seconde, affrontando tematiche comuni ai ragazzi, riscontrando interesse da parte di tanti studenti, molti dei quali si sono successivamente aggiunti al gruppo peer, che in questo anno così particolare ha visto crescere a dismisura il proprio numero di adesioni.

Affronteremo il prossimo anno decisamente più carichi e ottimisti, visto quanto siamo riusciti a fare in questo.

 

Per il gruppo Peer: Antonio, Elisa, Matilde, Martina.

 

Cosa significa “peer education”?

Foto da Simona Mingardi 2L’espressione peer education si riferisce a una proposta educativa attraverso la quale, in un gruppo, alcuni soggetti (peer educators) vengono scelti (e formati) per svolgere il ruolo di educatore nei confronti degli altri membri dai quali, però, sono percepiti come loro simili per età, condizione lavorativa, provenienza culturale, esperienze e via dicendo. I peer educators, permettendo il confronto tra pari senza ‘timori reverenziali’, attivando il confronto tra le esperienze e fungendo da agenti di socializzazione, mettono in atto interventi educativi rivolti da un lato alla maturazione di livelli di consapevolezza rispetto alle tematiche oggetto del percorso educativo e, dall’altro, alla presa di coscienza del ruolo che ciascun elemento del gruppo può assumere, delle conseguenze delle singole azioni e, conseguentemente, favoriscono l’attuarsi di processi rivolti alla maturazione di consapevolezza della responsabilità nei confronti delle proprie scelte.

La peer education, quindi, attraverso il confronto e la lente dei ‘pari’, si prefigge il compito di ‘leggere’ le esperienze di ciascun membro del gruppo, collocarle all’interno di un quadro più ampio e definito, e di favorire lo sviluppo di un pensiero critico sui propri comportamenti.