Lo scorso 12 e 13 ottobre 2019 si sono svolte a Orvieto le giornate FAI d’autunno (Fondo Ambiente Italiano), che hanno come obiettivo quello di far conoscere le bellezze del nostro territorio, ma soprattutto la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e paesaggistico.
Un fine settimana quindi interamente dedicato all’arte e alla scoperta di nuove sedi artistiche molto spesso dimenticate o poco note al grande pubblico. Le due giornate hanno avuto un grande successo, e nel ruolo di “apprendisti ciceroni” si sono cimentati venti studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Scientifico e Tecnico di Orvieto. L’argomento scelto quest’anno è stato il Barocco orvietano, con le chiese di San Bernardino e del Buon Gesù, due edifici che rispecchiano nella loro architettura lo stile barocco e testimoniano come questa città umbra non deve essere presentata solo come una città etrusca o gotica, ma presenta al suo interno anche elementi legati a questo stile proprio del XVII secolo. A seguito delle due giornate, il 26 ottobre presso la sede museale di palazzo Faina sono stati consegnati, alla presenza del Gruppo FAI ORVIETO e del presidente della Fondazione Museo Claudio Faina, Daniele Di Loreto, gli attestati di partecipazione agli studenti che hanno partecipato nelle vesti di guide.
“Il progetto del FAI – ha detto in apertura il presidente della Fondazione Faina – è nato nel 1996 e, nel tempo, è arrivato a contare la partecipazione di oltre 50.000 studenti. Sapere che tra questi numeri ci sono stati anche venti appassionati studenti orvietani non può che farci piacere. Il ringraziamento va a tutti coloro che hanno permesso queste due giornate.” Dalla capogruppo Roberta Mattioni del Gruppo FAI ORVIETO è giunto il ringraziamento del FAI rivolto ai ragazzi e alle professoresse che hanno collaborato alla loro formazione. Nelle parole di Mattinoi, "il successo di queste giornate si deve prima di tutto a loro, che hanno ricoperto il ruolo con entusiasmo e competenza, vivendo un'esperienza da cittadini attivi e consapevoli del patrimonio presente nel proprio territorio. Intendiamo portare avanti questa esperienza, che consente agli studenti di acquisire crediti, ma anche di scoprire e far scoprire luoghi importanti, anche con altri istituti della città”. Queste sono state due giornate emozionanti che, a detta dei partecipanti, tutti dovrebbero provare, poiché si tratta di un’esperienza formativa che aiuta ad avere più sicurezza in se stessi, mettendo in atto le competenze linguistiche e di esposizione dei ragazzi, e a prendersi cura della ricchezza storico-artistica e culturale della città.