Siamo in mezzo all’autostrada, ed è in corso la decima partita di briscola, contro l’imbattuta Averardi. Improvvisamente viene giocato l’asso vincente e, tra lo stupore dei presenti, la professoressa viene sconfitta dai suoi stessi alunni, mentre intorno rimbombano inni e cori. Chi se lo sarebbe aspettato negli ultimi dieci minuti di un viaggio durato dieci ore dopo tre giorni passati insieme?
Eravamo di ritorno da Lignan, in Valle d’Aosta, dove, tra una battaglia di neve e l’altra, attraverso proiezioni e simulazioni all’interno del planetario, siamo riusciti a viaggiare nello spazio e nel tempo, osservando da vicino stelle, costellazioni e pianeti, e arrivando “quasi” a percepire l’immensità dell’universo che ci circonda. Le stesse stelle le abbiamo poi osservate la notte nella volta stellata, arrivando ai più remoti corpi celesti attraverso i telescopi, lontano dall’inquinamento luminoso, e immersi nella natura gelida e incontaminata, tra le vette innevate. Ma se il blu che si trova sopra le nostre teste è meraviglioso, c’è un mondo altrettanto blu e sorprendentemente vasto sotto i nostri piedi.
“Che poi, io il mare lo ascolterei all’infinito. A tutto volume, con gli occhi piantati sul soffitto del cielo. A immaginarmi la vita”.
Come disse Fabrizio Caramagna, anche noi siamo rimasti incantati davanti alle vasche dell’acquario di Genova, ammirando dai più maestosi lamantini (Pepe e Tino) alle più piccole meduse. La visita è continuata in mezzo a squali, delfini, pinguini e i più strani pesci che avessimo mai visto.
Dopo un “tranquillo” pernottamento in hotel, tra scherzi e risate, abbiamo ritagliato del tempo per riposarci, in attesa della prossima tappa. Il giorno seguente, svegli come bradipi, ma pronti a intonare nuovi cori per animare il viaggio verso Lignan, siamo saliti sul pullman.
Quest’esperienza, oltre ad averci divertito e appassionato, ci ha aperto gli occhi sulla bellezza della natura e sull’immensità del mondo che ci circonda.
“Il mondo: una foglia appesa all’albero dell’universo”.
Alexandrina Arnaut, Maddalena Baiocco, Chiara Fanelli, Elena Ferrulli, Giovanni Fiorentini
2S1 e 2S2