Non ci poteva essere tema più adeguato per questo Festival della Filosofia, che è ripartito dopo l'oscuro periodo che ci ha costretto a casa per circa due anni. Philia, un termine dalle molte sfumature, così tanto amata nel mondo classico da esser trattata in tutte le sue forme.
Ad Atene, Delfi ed Epidauro siamo penetrati nei pensieri profondi dei più grandi filosofi.
Ciò grazie non solo alle lectio magistralis dei proff. Simone Regazzoni, Salvatore Ferrara e Annalisa di Nuzzo, ma anche grazie alle interpretazioni teatrali che ci hanno emozionato durante le passeggiate nei siti archeologici e che ci hanno permesso di apprendere in modo diretto dai testi. Questa fantastica esperienza, ideata dalla dottoressa Giuseppina Russo, ci ha portato a riflettere su un legame così importante che il nostro domandare filosofico non si è fermato ai dialoghi intrattenuti con i professori, ma lo abbiamo portato con noi in spiaggia, nelle serate, sul campo da beach volley e a tavola. Cos’è l’amicizia? Siamo sicuri di saperlo? Queste le domande al centro del dialogo filosofico che abbiamo scritto, recitato e condiviso durante le serate Agon.
Abbiamo cercato di capire l’amicizia e il suo bene, partendo dai rapporti che Aristotele riteneva di utilità e di piacere, fino a cercare di definire l’amicizia vera, quella che ha come fine il bene dell’intera umanità. Finalmente fuori dalla routine, scandita da DAD e tamponi, il festival è stata un'occasione per scoprirci, conoscerci e godere nuovamente della libertà, proprio come abbiamo messo in evidenza nel nostro video 'Filosofilm'.
Grazie a questo periodo oscuro, però, ora riusciamo ad apprezzare ciò che prima, talvolta, capitava di dare per scontato, e due nostre compagne che avevano preparato una coreografia hanno potuto esprimere nella danza proprio le emozioni che per tanto tempo sono rimaste chiuse nelle nostre camerette.
Il Festival è stato una boccata d’aria fresca e ci ha permesso di socializzare con tanti studenti provenienti da tutt’Italia. L’accoglienza è stata eccezionale, il nostro entusiasmo irrefrenabile, il cristallino mare greco ci ha deliziato lo sguardo e il mediterraneo sapore della moussaka ci ha sciolto l’anima. Mai avremmo pensato di stare così bene e di unirci così tanto, mai avremmo pensato di sentire così forte sulla nostra pelle la vera philia.
Le belle persone, i loro volti, le loro parole e i loro pensieri ci hanno incentivato a vivere “a mille” ogni momento nei bellissimi luoghi che abbiamo visitato; così pieni di storia e cultura da suscitare in noi l’amore per il sapere e la voglia di metterci in gioco. Durante i laboratori di filosofia pratica, infatti, ogni gruppo ha creato qualcosa da condividere con gli altri. Particolarmente toccante è stato il prodotto del laboratorio cinema, che si è ispirato al mito della caverna di Platone, modernizzandolo con il tema dei social e della guerra.
La tristezza dell’ultimo giorno non è stata poca, anche se ci siamo ripromessi che continueremo ad alimentare e a coltivare quella preziosa philia che abbiamo scoperto in Grecia e che ci aiuterà a diventare sempre più noi stessi. Per tutto questo e per molto altro che non si può esprimere, porteremo sempre negli occhi e nel cuore quell’alba dolce e malinconica che ci ha accompagnato mentre ci recavamo all’aeroporto per il ritorno.
Isabela Balauca