Gli studenti dell’IISST di Orvieto premiati a Perugia durante la Giornata internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza
Trotula de Ruggero, Lynn Margulis, Lise Meitner, Hedy Lamarr. Quanti di voi conoscono il nome e la storia di queste donne di scienza che pure hanno dato alla ricerca contributi tanto significativi quanto i loro colleghi maschi?
Le studentesse e gli studenti del liceo Scientifico e Linguistico di Orvieto hanno avuto la possibilità di penetrare i segreti dell’esistenza e della mente di queste scienziate quasi dimenticate grazie alla partecipazione a un concorso indetto in occasione della Giornata internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza organizzata dal Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità (CUG) dell’Università di Perugia.
Agli studenti è stato chiesto di creare un racconto o una poesia sulla vita e sulle scoperte delle scienziate oppure un logo che rappresentasse l’evento.
Così Giada immagina Lise Meitner mentre gioca a scacchi con il padre e comprende improvvisamente come la sua intuizione sulla fissione nucleare implichi una grande responsabilità, decidendo di rifiutare la proposta di partecipare al progetto Manhattan.
Claudia descrive una Lynn Margulis combattiva e tenace che corre libera per il bosco dei Sapienti, alberi che con i loro fruscii le sussurrano l’origine dei mitocondri e cloroplasti; mentre Elena la rappresenta nel momento del riscatto, quando fiera riceve la Darwin Wallace Medal, dopo i tanti rifiuti e il lungo silenzio del mondo scientifico.
Eleonora dà vita ad una inedita Marie Curie che mette a disposizione le proprie scoperte sui raggi x a chi nelle trincee mette a rischio la propria vita per la patria.
Chiara immagina il rassicurante invito a non sentirsi più sole sussurrato a tutte le donne dalla “quasi magistra” Trotula de Ruggero nella Salerno dell’undicesimo secolo; d’ora in poi la fragilità del corpo, l’intimità delle “care compagne” saranno curate nella dolcezza di una medicina tutta al femminile.
Vincenzo e Veronica hanno elaborato e realizzato un logo originale che rappresentasse il significativo contributo che le donne hanno dato alla scienza, nell’immagine di Rosalind Franklin, la prima a fotografare la struttura del DNA.
Grazie alla loro creatività, gli studenti del liceo di Orvieto sono riusciti a celebrare tutte quelle donne che, ignorate o derise per anni, hanno visto poi riconosciuto il loro grande contributo al mondo della scienza troppo a lungo monopolizzato dagli uomini. E per questo, martedì 11 febbraio nella suggestiva cornice della Sala dei Notari a Palazzo dei Priori di Perugia, è stato loro conferito il “Premio speciale per il notevole contributo dato al tema delle donne nella scienza” da parte dell’Università della città.
Ma un’altra grande soddisfazione per dei ragazzi così giovani che stanno ora costruendo il loro futuro è stata ascoltare le parole di alcune scienziate del presente che lavorano presso i dipartimenti dell’Università di Perugia e che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali come Ursula Grohmann che ha raggiunto grandi risultati nella ricerca per la cura della sclerosi multipla e dei tumori e come Giovanna Ranalli che grazie alle sue ricerche statistiche ci ricorda quanto sia urgente eliminare le cause del riscaldamento globale.