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manifestoLe truzze si sganasciano dalle risate, mentre sullo schermo Luigi canta a squarciagola “se hai un po’ di acume lavati nel fiume”, strofinandosi la schiena con la spazzola... immerso fino alla cintola nel fiume Paglia. Siamo alla cerimonia di premiazione del concorso nazionale Climate Change, Claim the Change, stiamo per ricevere il Primo Premio della categoria Scuole Secondarie e under 25.

sganasciaLa cerimonia è ricca e interessante, e grande è l’emozione quando ci chiamano tutte e tutti sul palco. A consegnare la targa sono le organizzatrici dell’Orvieto Cinema Fest, insieme all’Associazione Acra e all’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. E bellissimo è il premio, una sfinge stilizzata e colorata, realizzata appositamente dalla Bottega Michelangeli.

La soddisfazione è tanta: come dirà poco dopo la Dirigente, è proprio incoraggiante iniziare l’anno scolastico con un premio - siamo al 20 settembre - e soprattutto è motivante veder riconosciuto il lavoro di un magnifico gruppo a classi aperte di 18 studentesse e studenti,istituto1 provenienti da 7 prime e seconde del Liceo Majorana, che hanno accolto con impegno ed entusiasmo la sfida di raccontare la loro consapevolezza e il loro impegno sui temi proposti in modo non banale e non noioso, cercando strategie di comunicazione nuove e soprattutto divertendosi nel farlo.

SfingeDopo una ricerca iniziale sui siti web che permettevano di calcolare l’impronta climatica di innumerevoli attività, anche della vita quotidiana, i nostri hanno elaborato in completa autonomia una serie di sketch, che dopo un brainstorming di condivisione, selezione e rielaborazione sono confluiti in una sceneggiatura completa, con tutte le indicazioni sulle location, i costumi, il trucco e naturalmente i dialoghi. 

greenscreenIl casting è stato un momento di grande tensione, perché gli aspiranti attori hanno dovuto girare dei provini in un’aula trasformata in studio, con lampade, green screen e solo due loro compagne nel ruolo di tecniche delle luci, davanti a un regista e una viceregista implacabilmente severi e distaccati. Al termine però tutti si sono rilassati assaggiando, o provando almeno ad assaggiare, i grilli al cioccolato e le cavallette al timo che sarebbero serviti per una delle scene chiave: quella all’osteria, in cui la Truzza (cioè, rovesciando gli stereotipi, la “cattiva” di turno, che vive all’insegna del noncurante spreco delle risorse), mangia la sua bistecca di manzo accanto all’Angelicotrucco (nel film sempre maschio gentile, i cui comportamenti risultano sempre molto più sostenibili), che si ciba con gusto di insetti, il cibo sostenibile del futuro. Un cartello spiega nei particolari la proporzione tra le risorse utilizzate nei due pasti - ogni scena è infatti corredata da una documentata analisi scientifica. 

Ma torniamo al fiume Paglia: Luigi canta, si spazzola, dissimula il freddo del fiume in una giornata di finta primavera e guarda lontano, riesce ad ignorare la telecamera, il cavalletto, tutta la troupe sulla riva: ci sono le altre attrici che intanto si fanno rendere super truzze dalle truccatrici per la prossima scena, i fotografi di scena che riprendono tutto, i tecnici pronti con la tanica di acqua pulita e l’asciugamano per quando uscirà - tutti in silenzio perché si gira, ma pronti a far esplodere un applauso appena il regista urla “Stop!”. Ecco uno dei pomeriggi in cui questi giovanissimi hanno animato un progetto di ricerca-azione, un modo diverso di stare a scuola, di mettersi in gioco, di crescere, anche come cittadini.

 il Premio

È un fatto, i cittadini di domani sono loro, saranno queste studentesse e questi studenti a fare le scelte che potranno rendere il mondo un posto migliore. E il Dottor Impronta chiude il film ammiccando: “Ragazzi, fateci un pensierino”!

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