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WhatsApp Image 2024 12 08 at 18.59.51La scuola che ci piace è quella che ci porta dentro il cuore del nostro presente, quella che dalle aule ci porta fuori nel mondo, per conoscerlo e se possibile migliorarlo. Proprio per questo motivo abbiamo molto apprezzato un progetto che, con le lezioni di diritto, abbiamo portato avanti dallo scorso anno scolastico: “Violenza domestica e vittimizzazione secondaria”.

Nella seconda parte dello scorso anno scolastico la nostra classe, la 5ACG dell’Istituto Tecnico dell’IIS Majorana Maitani di Orvieto, insieme alla Prof.ssa Valeria Carino, docente di Diritto, ha partecipato ad un primo incontro di questo progetto direttamente nella nostra scuola. Due magistrate del Tribunale di Terni hanno presentato una testimonianza tratta da un caso penale di violenza domestica e vittimizzazione secondaria.

Noi studenti abbiamo simulato le varie fasi del processo, interpretando i diversi ruoli e concludendo con una riflessione finale sul tema. Quest’anno invece, l’11 novembre, abbiamo assistito ad un’udienza penale presso il Tribunale di Terni, in cui la vittima di un caso di violenza domestica ha esposto la propria testimonianza. È stato un momento intenso che ci ha fatto riflettere profondamente su queste drammatiche situazioni.

WhatsApp Image 2024 12 08 at 19.00.11Due settimane dopo, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, abbiamo partecipato all’evento conclusivo di questo progetto con la presentazione di tutti i lavori che le scuole partecipanti hanno realizzato, presso il Palazzo Gazzoli a Terni, insieme alle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Terni. 

Per il nostro elaborato avevamo deciso di realizzare un breve video che rappresenta una scena tipo di vita quotidiana legata a questo tema. Abbiamo iniziato decidendo il luogo delle riprese, scegliendo la casa di un nostro compagno, nonché il “padre” nel video; successivamente abbiamo scritto le parti, WhatsApp Image 2024 12 08 at 18.59.51assegnato i ruoli e preparato le riprese. Con grande entusiasmo, una volta pronti, abbiamo dato il via: ciak si gira.

Non è stato semplice rappresentare una scena di violenza domestica, metterci nei panni dell’uomo violento, della donna incapace di reagire, di imporsi. Ci è stato davvero utile però calarci concretamente in questa situazione e capire quanto il
silenzio su questi temi sia davvero una seconda forma di violenza.