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foto2 minÈ stata davvero una mattinata ricca di emozioni quella del 21 marzo scorso, quando un incontro speciale ci ha caricato di tanta energia positiva! Ma partiamo dall’inizio. Come ogni anno, il nostro Istituto propone azioni volte a promuovere la lingua e la cultura francese e a far avvicinare i ragazzi, anche quelli più giovani, al mondo francofono.

foto 1Per il secondo anno consecutivo, oltre agli stages linguistici di Antibes e Parigi che confermano il loro alto valore formativo, il dipartimento di francese ha proposto un progetto di continuità con l’IC. Orvieto-Montecchio dal titolo “Vive la France”. Considerando che Parigi ospiterà, la prossima estate, i Giochi Olimpici e Paralimpici, il tema scelto dagli studenti delle classi 2L1 e 3L1 è stato quello dello sport: gli alunni del nostro Liceo hanno infatti accompagnato gli alunni della 5D della scuola Primaria e della 2C della Secondaria di I grado in attività ludiche e cooperative in francese.

foto 3 minMa non ci siamo fermati qui! Nel momento in cui si è concretizzata la possibilità di incontrare Paolo Camanni, non abbiamo potuto fare a meno di invitarlo nel nostro Istituto. Ma perché Paolo Camanni? Perché è un giovane campione umbro di judo paralimpico con una storia incredibile da raccontare. Abbandonato 20 anni fa in Cina dai suoi genitori naturali, salvato poi, per una serie di circostanze, da un giornalista italiano e adottato da una famiglia di Bevagna, Paolo racconta con spontaneità e grande consapevolezza la sua malattia e la sua rinascita.

Dopo essere stato colpito da un tumore estremamente pericoloso agli occhi, che lo ha reso cieco, Paolo affronta le cure, debella la malattia e inizia a praticare vari sport fino ad approdare al judo, disciplina che pratica tuttora e che, dopo la conquista di vari titoli, lo porterà a partecipare alle Paralimpiadi di Parigi del 2024.

foto 4Paolo arriva nella nostra scuola con il suo cane guida Peggy, si confronta e scherza con i ragazzi, parla dei suoi obiettivi e dei suoi sogni, dei sacrifici e delle difficoltà riscontrate, non solo nello sport, ma anche nella vita di studente di ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni a Bologna. Ciò che però emerge dai suoi racconti e dalle risposte alle tante domande dei nostri studenti incuriositi è la sua voglia di mettersi in gioco e la sua determinazione. Paolo ci ha fatto un grande regalo condividendo con noi le sue esperienze e noi gli facciamo un grande in bocca al lupo per le Paralimpiadi!!