Perugia, contrariamente a tutte le previsioni metereologiche, ci accoglie con un sole caldo e un turbinio di colori, voci e suoni, quelli di migliaia di studenti provenienti da tutta la penisola e di rappresentanti di associazioni di varia ispirazione, ma con un'unica volontà: gridare forte la propria voglia di pace.
Anche noi ci siamo organizzati per dare il nostro piccolo contributo. Indossiamo delle magliette che, opportunamente accostate, riproducono i colori della bandiera della pace e formano uno slogan: UNITI X LA PACE.
La presenza entusiasta della nostra Dirigente e di alcuni docenti del nostro Istituto ci aiuta a vincere gli ultimi residui di sonno (è domenica mattina e ci siamo trovati alle 7.15 davanti alla scuola!) e il momento iniziale di disorientamento ed esitazione di fronte a quella massa di gente vociante e “addobbata” con fasce, coroncine, striscioni e simili che riportano frasi, parole, immagini, tutti inneggianti allo stesso tema: ci infiliamo anche noi nel variopinto corteo che dai Giardini del Frontone comincia a sfilare lungo la via Assisana.
Il “popolo della pace” è davvero composito: circa 10.000 persone tra giovani famiglie con bambini nel passeggino o portati a cavalcioni, ragazzini festanti delle scuole elementari che le maestre faticano a contenere, studenti universitari, ma anche tanti adulti di varie età, sindaci di tanti Comuni italiani e i più attenti riconoscono anche alcuni personaggi noti come don Luigi Ciotti, sacerdote da anni impegnato sul fronte della lotta alla mafia.
Lungo il percorso incontriamo gruppi che improvvisano canti, danze e brevi performance che velocemente coinvolgono tutti con ritmi e battiti di mani. Nonostante il caldo e la stanchezza, proseguiamo, con soste e brevi intervalli, fino a Santa Maria degli Angeli e poi su verso Assisi, dove riusciamo a ritagliarci un po' di tempo per una brevissima visita alle due basiliche di San Francesco e ammirare per un attimo i celeberrimi affreschi di Giotto.
Mentre i presenti si dispongono a cornice intorno alla piazza, i responsabili delle Università, delle scuole e, tra queste, anche la dirigente dell'I.I.S. Majorana-Maitani, firmano il “Patto di Assisi” per formare nuove generazioni di costruttori e costruttrici di pace.
Non tutti sanno che il cammino che ci ha portato ad Assisi è stato molto più lungo della strada che parte da Perugia. Abbiamo lavorato nel corso di tutto l’anno scolastico a un “Patto Educativo Globale” con il quale ci impegniamo a:
- educarci ed educare alla pace con la cura, come impegno pubblico e bene comune essenziale per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, approfondendo il metodo “per una formazione non solo adeguata, ma ininterrotta, frutto di studio e ricerca, di approfondimento, di aggiornamenti e di esercizi pratici”;
- investire sulle giovani generazioni e sulla loro formazione in modo che tutte le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, i giovani tutti, possano imparare a ripudiare la guerra e divenire costruttori e costruttrici di pace e di un mondo più umano;
- fare in modo che ogni Scuola, Università e Città diventino luoghi di pace, dialogo e fraternità, in cui l’accoglienza, l’organizzazione, lo stile educativo, le relazioni, l’approccio ai saperi, lo spazio alle diversità, la gestione della partecipazione democratica rendano possibile un’esperienza di pace;
- sviluppare l’insegnamento trasversale dell’educazione civica e gli studi per la pace come disciplina accademica a forte caratterizzazione interdisciplinare e in chiave di ricerca/azione, nella quale si legano teoria e pratica di trasformazione della realtà e del futuro.
Una marcia che ha ormai alle spalle oltre 60 anni d’età, condotta all’insegna della pace e dei diritti umani, al di sopra di ogni discriminazione politica, ideologica, razziale e di genere, e che continuerà dunque in ogni piccolo gesto della nostra vita di studenti e cittadini, certi che ciascuno di noi è chiamato ad essere UOMO e DONNA di PACE!