I'm comin' up so you better get this party started, canta Pink col suo timbro femminile, volitivo e un po’ misterioso in Get the Party Started, con la stessa carica adrenalinica che ha caratterizzato le ultime settimane di scuola all’istituto Majorana-Maitani di Orvieto.
Dopo diversi giorni di ferventi preparativi che hanno visto coinvolti le rappresentanti d’istituto e un bel gruppo di altre studentesse e studenti che ha fornito il proprio costante supporto in fase organizzativa, la festa di fine anno scolastico del 9 giugno scorso è andata nel migliore dei modi. Ne è testimone il numero dei partecipanti: quasi 600 studenti, una cinquantina di docenti, il personale ATA, diversi ex ormai diplomati e anche alcune delle famiglie dei futuri studenti del Majorana-Maitani, che inizieranno la loro avventura alle scuole superiori a settembre 2022.
La festa si è confermata un piacevole evento che rinsalda il rapporto tra la scuola e i ragazzi. Il numero di danza che Giulia Cappello e Giulia Materazzo avevano presentato in occasione del Festival della Filosofia (FFMG) ha aperto i festeggiamenti, seguito dal Bibliobus, biblioteca viaggiante per bambini e ragazzi a cura della cooperativa sociale Il Quadrifoglio, con la lettura di Buona vita a tutti dell’autrice J.K. Rowling, divenuta celebre per la saga di Harry Potter.
Nelle prime ore del pomeriggio, l’ingresso dell’edificio principale dell’istituto era stato instancabilmente adornato con le Ultrabandiere – bandiere che vanno oltre i confini e oltre le identità – ideate e cucite da alcuni dei nostri studenti insieme ai ragazzi ospiti della comunità Xenia di Orvieto, gestiti dalla Cooperativa il Quadrifoglio, e in collaborazione con l’associazione Orvieto Street Art. I ragazzi avevano inoltre allestito alcuni pannelli che mostravano quanto realizzato con alcuni dei progetti PON portati avanti nell’anno scolastico 2021-22.
Dopo aver scongiurato la pioggia, che ha fatto una brevissima capatina per qualche minuto per poi dileguarsi nel nulla, hanno fatto da sottofondo ai festeggiamenti le note della band composta da Manuerl Caiello (basso), Nicola Polegri (chitarra elettrica) e Matteo Sciarra (batteria) che, nell’arco della serata, hanno accompagnato le voci di Allegra Nicholas, Ilaria Apicella e Giulia Baccello.
I partecipanti hanno cenato seduti ai tavoli e sulle panche gentilmente fornite dalla Protezione Civile, che ha offerto una collaborazione davvero indispensabile per la buona riuscita della festa, mentre sul maxischermo scorrevano i video di alcuni dei progetti realizzati dall’istituto nel corso dell’anno scolastico che si è appena concluso.
La serata è proseguita con uno stralcio del pezzo teatrale Disaster Area = La zona del disastro, a cura del Maestro Andrea Brugnera, recitato da un nutrito gruppo di attori in erba, poi con Giustizia al femminile, pezzo presentato in occasione del FFMG in Cilento, con i Philocosmici della 5S1 e con il Book Speed Dating.
Le copie cartacee del Majorana Paper, ideato, progettato e realizzato grazie al progetto PON Detto tra i banchi, sono state distribuite al pubblico presente, e il coro dell’Istituto, formato da studenti e docenti, ha eseguito tre brani, tra cui La guerra di Piero di Fabrizio De Andrè.
Dopo la proiezione del video montato dai ragazzi e dalle ragazze delle classi quinte, un susseguirsi incessante di ricordi intervallati dai messaggi di augurio per l’Esame di Stato dei loro professori, è stato piuttosto difficile mantenere l’imperturbabilità. Al termine della serata qualcuno ha pianto, asciugandosi le lacrime girato di spalle, con il dorso della mano, perché dopo cinque anni trascorsi in Via dei Tigli a settembre non vi farà più ritorno.
Per lui e per lei la scuola è finita, ma rimane a tutti la certezza di aver costruito una rete di legami che non si spezzeranno mai. A presto, ragazze e ragazzi.