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ErasmusMaribor13La nostra settimana in Slovenia è stata un’avventura che difficilmente dimenticheremo! Dal primo momento in cui siamo scesi dal treno alla stazione di Maribor, siamo stati accolti con sorrisi, regali e tanta curiosità dalle famiglie ospitanti e dai docenti sloveni, sempre presenti e gentilissimi.

ErasmusMaribor4Un ringraziamento speciale va alle professoresse Barbara Bedenik e Mateja Fošnarič, che non ci hanno mai lasciati soli: sempre pronte ad aiutarci, accompagnarci e rispondere a ogni richiesta con gentilezza e attenzione.

ErasmusMaribor12L’II. gimnazija di Maribor ci ha colpiti per la sua organizzazione impeccabile, la bellezza degli spazi e l’atmosfera internazionale. È una scuola IB (International Baccalaureate), dove gli studenti sono abituati a lavorare in inglese e a confrontarsi con progetti di alto livello. Partecipare alle loro lezioni e ai laboratori del Model United Nations ci ha fatto sentire veri delegati ONU. Abbiamo pranzato alla mensa scolastica, condiviso esperienze e ci siamo immersi completamente nella vita quotidiana dei nostri nuovi amici sloveni.

ErasmusMaribor1Uno dei momenti più intensi e toccanti è stato l’incontro, organizzato da Amnesty International, con una testimone slovena che ci ha raccontato la sua storia. Dopo lo scioglimento della Jugoslavia, lei – che viveva al confine con la Croazia ErasmusMaribor2– si è trovata improvvisamente senza cittadinanza, senza casa, senza lavoro e senza i suoi figli, che non ha potuto vedere per nove anni. La sua vicenda fa parte del drammatico fenomeno degli “erased”, persone cancellate nel 1992 dai registri dei residenti permanenti in Slovenia, perdendo così tutti i loro diritti. Un racconto difficile da ascoltare, ma che ci ha fatto riflettere profondamente su quanto l’identità e la cittadinanza siano legate alla dignità umana.

Domenica le famiglie ospitanti ci hanno fatto vivere una giornata indimenticabile all’aria aperta: siamo andati in un parco avventura, abbiamo riso, fatto arrampicate, acrobazie sulla pista di pattinaggio, scivolate spericolate sul bob, accarezzato cerbiatti, un modo perfetto per vivere appieno un’esperienza di scambio fatta di amicizia, cultura e divertimento. E poi, come se non bastasse, abbiamo avuto la fortuna di assistere al Martinovanje, la festa slovena di San Martino che celebra ErasmusMaribor5la trasformazione del mosto in vino novello: una tradizione allegra e colorata, proprio come questa straordinaria settimana!

Infine, la gita a Lubiana e al lago di Bled è stata la ciliegina sulla torta: il castello, le acque turchesi del lago e il profumo dei dolci locali ci hanno fatto innamorare della Slovenia ancora di più. Tornati a casa, ci portiamo dietro non ErasmusMaribor6solo nuove amicizie e ricordi bellissimi, ma anche una lezione importante: viaggiare e conoscere altre culture ci fa sentire parte di un mondo più grande, dove le differenze non dividono, ma uniscono.

E ora non ci resta che cominciare a organizzare il programma per l’ospitalità dei nostri corrispondenti sloveni, che verranno a Orvieto l’ultima settimana di gennaio. Sarà il nostro turno di accoglierli con lo stesso calore e la stessa energia che loro hanno donato a noi!

 ErasmusMaribor8“To think and to be fully alive are the same.”
Hannah Arendt

 

 

Per il gruppo Erasmus+ Orvieto-Maribor: Alessandro, Margherita e Mattia.