Ilaria e Miriam, due ragazze del terzo anno del nostro istituto che hanno avuto l'opportunità di partecipare a una mobilità di lungo termine che le ha portate per 34 giorni a San Mateo de Gállego, un paesino vicino a Saragozza dove hanno frequentato la scuola superiore del posto e sono state ospiti di due famiglie spagnole, con una full immersion nella cultura e nel sistema scolastico spagnolo, raccontano la loro avventura Erasmus+ in Spagna. Tra prime impressioni, sfide superate e momenti indimenticabili, le due ragazze condividono come questa esperienza abbia arricchito il loro percorso personale e scolastico, migliorando le loro competenze linguistiche e ampliando la loro visione del mondo.
D. Come avete deciso di partecipare al programma Erasmus+ in Spagna?
Ilaria: Sono sempre stata molto incuriosita da questi tipi di progetti e quando mi è stato proposto di provare a fare il colloquio ho accettato, sperando di avere la possibilità di partire.
Miriam: ho sempre voluto partecipare a questo tipo di progetto. Quando mi è stato detto che c'era la possibilità anche per me che faccio lo scientifico di iscriversi e partecipare, ho colto l' occasione sperando di superare la selezione e partire.
D. Quali sono state le vostre prime impressioni una volta arrivate a San Mateo de Gállego? Come vi siete trovate nei primi giorni? E' stato difficile ambientarsi?
Ilaria: Mi avevano descritto San Mateo come un piccolo paesino, ma arrivata ho notato che non era veramente così. Durante i primi giorni mi vergognavo di fare qualsiasi cosa, avevo paura di sbagliare con i miei comportamenti o nel modo di pormi nei confronti degli altri ma, dopo neanche una settimana, avevo già legato con la famiglia e con alcuni dei compagni di classe.
Miriam: Durante i primi giorni ho cercato di capire come comportarmi con la famiglia ospitante e capire come gestirmi. Dopo neanche una settimana di soggiorno, sono riuscita ad adattarmi alle diverse abitudini quotidiane che vedevo intorno a me.
Com'è stata la vostra esperienza scolastica in Spagna? Ci sono differenze significative tra il sistema educativo spagnolo e quello italiano?
Ilaria: Mi sono trovata molto bene a scuola, sia con i professori che con i compagni. Il sistema educativo spagnolo è diverso da quello italiano, specialmente per quanto riguarda la struttura della scuola. I ragazzi hanno la possibilità di scegliere le materie che preferiscono e il livello da seguire, perciò non scelgono la scuola superiore a fine medie come noi. Le regole scolastiche variano a seconda della regione. Nella comunidad autónoma aragonese, i telefoni sono severamente vietati, e gli studenti della scuola possono scegliere di frequentare un corso bilingue o no. Il rapporto con i professori è nettamente più informale e non ci sono interrogazioni orali ma solamente verifiche scritte. Nel periodo di carnevale, quando siamo arrivate, gli studenti dell’ultimo anno ci hanno spiegato all’inizio della settimana ciò che avremmo fatto per tutti i giorni a seguire. Hanno partecipato tutti, abbiamo mangiato panini con la salsiccia tipica del posto, siamo andate a scuola in pigiama e abbiamo sfilato mascherate.
Miriam: La mia esperienza all’interno della scuola spagnola è stata molto bella. Sono riuscita ad ambientarmi e a fare nuove amicizie. In Spagna si comincia l’università a 18 anni e non a 19, come accade in Italia, e la scuola funziona in modo completamente diverso. Non esistono interrogazioni orali e gli argomenti sono suddivisi in temi, alla fine di ogni tema c’è quello che loro chiamano esame. Inoltre, il carico di compiti a casa è nettamente inferiore a quello a cui siamo abituate noi. Ogni professore ha una classroom sulla quale carica tutti gli appunti del tema che si sta trattando, così che gli studenti possano studiare da lì. Il rapporto insegnante-studenti è molto più informale rispetto all’Italia infatti ci si da del tu, ma i rapporti umani sono molto simili a quelli che si instaurano con dei bravi professori dentro le nostre scuole.
Quali sono state le sfide più grandi che avete affrontato durante il vostro soggiorno? Come le avete superate?
Ilaria: Non ho avuto molte difficoltà durante il mio soggiorno, perché ho avuto la fortuna di interagire con tutti e di parlare spagnolo imparando nuove parole.
Miriam: in generale non ho avuto molte difficoltà, sono riuscita ad integrarmi abbastanza bene.
C'è stato un momento particolare o un evento che vi ha colpito di più durante la vostra esperienza Erasmus+?
Ilaria: Mi è piaciuto molto quando io e Nora, la mia corrispondente, abbiamo organizzato a casa nostra un pigiama party con tutto il nostro gruppo di amiche.
Miriam: Mi è piaciuto molto quando, con la mia famiglia ospitante, siamo andati a vedere la trasmissione in diretta del programma Operación Triunfo al palazzetto di Saragozza.
Come avete gestito la comunicazione e l'interazione con i vostri compagni di classe e i professori spagnoli? Avete trovato difficoltà nel comunicare con le vostre famiglie ospiti e con i professori e i compagni di classe?
Ilaria: Non ho avuto problemi di lingua, perciò sono riuscita a comunicare con tutti, a fare amicizia con le amiche della mia corrispondente, Nora. Loro si sono dimostrate molto accoglienti, simpatiche e gentili, e anche con i professori, sempre molto disponibili. Ho legato molto con la mia famiglia ospitante, che è stata davvero fantastica durante tutta la mia permanenza.
Miriam: Conoscendo sia lo spagnolo che l’inglese, sono riuscita a comunicare bene con tutti e sono riuscita a fare amicizia con le mie compagne di classe anche grazie al fatto che la corrispondente di Ilaria era in classe nostra.
Quali attività extracurricolari o culturali avete svolto durante il vostro soggiorno? C'è qualcosa che vi ha particolarmente appassionato?
Ilaria: Grazie al nostro professore Álvaro abbiamo avuto l’opportunità di visitare Saragozza con tutti i nostri compagni di classe.
Miriam: Nella scuola dove siamo state non si svolgono progetti pomeridiani, però con la nostra classe abbiamo partecipato a una visita di istruzione di un giorno a Saragozza.
In che modo questa esperienza ha influenzato il vostro modo di vedere il mondo e la vostra crescita personale? Come pensate che l'esperienza Erasmus+ vi abbia aiutate a crescere sia a livello personale che scolastico?
Ilaria: Questa esperienza mi ha resa più responsabile, più indipendente, mi ha fatto conoscere meglio e mi ha permesso di dimostrare quanto valgo. Sono maturata molto grazie a questa esperienza perchè mi sono buttata in uno stile di vita diverso dal mio e ho capito che la scuola serve per conoscere e mettere in pratica quello che si studia e non sono solo pagine da sapere a memoria. Ho capito che sono portata per le lingue e che la matematica non è il mio forte.
Miriam: Credo di essere più responsabile da quando sono tornata. Sono maturata e ho cominciato a fare cose che prima non facevo, come assaggiare cibi nuovi. Dal punto di vista scolastico, ho capito che il nostro sistema scolastico si concentra molto anche sul capire il perché delle cose e non solo impararle e darle per scontate. Inoltre ho scoperto, del tutto inaspettatamente, che mi interessa l’Economia.
Che consigli dareste agli studenti che stanno pensando di partecipare a un programma di mobilità di lungo termine Erasmus+?
Ilaria: Trovo che sia un possibilità che tutti dovrebbero cogliere, ma penso che sia fondamentale capire se si è in grado di adattarsi a uno stile di vita differente ed essere abbastanza indipendenti e maturi. Un consiglio che posso dare è quello di pensare con la propria testa e non farsi influenzare dagli amici o dai parenti. Se vi sentite in grado di fare una tale esperienza, questo è già un buon segno.
Miriam: dovete capire se riuscirete ad adattarvi a uno stile diverso dal vostro, se riuscirete a stare senza la vostra famiglia e se poi, tornando a scuola, riuscirete a riprendere piano piano il passo.
C'è qualcosa che avete imparato o qualche abilità che avete acquisito durante il soggiorno che ora considerate particolarmente utile o importante?
Ilaria: Ho migliorato molto il mio spagnolo e il mio inglese e ho imparato a non farmi condizionare dal pensiero altrui.
Miriam: ho imparato a parlare più fluentemente lo spagnolo.