Tante volte è stato detto che i giovani di oggi ignorano i problemi dell'Europa, troppo lontani dalla loro piccola realtà per poter essere considerati. Per smentire questo luogo comune, il nostro Istituto si impegna ogni anno in progetti che consentono agli studenti di esercitare le competenze di cittadinanza e il Parlamento Europeo dei Giovani (PEG) è uno di questi. Le attività di laboratorio ci hanno permesso di trasformare quei discorsi, che quando vengono ascoltati in classe sembrano vuoti perché staccati dalla realtà, in qualcosa di concreto perché, attraverso ricerche accurate e lunghi dibattiti, noi stessi abbiamo prodotto idee utili a risolvere i problemi più incalzanti dell'attualità.
Quest'anno il laboratorio è stato frequentato da 30 i ragazzi,18 studenti delle classi Terze e 12 della classe 4S2 che, forti dell'esperienza dell'anno precedente, hanno fatto da tutor ai più piccoli. Il primo step riguardava la partecipazione alla preselezione per le Nazionali del PEG e il problema su cui dovevamo dibattere era la tenuta dell'UE a seguito della crisi del debito greco. Subito ci siamo immersi nella tematica e quello che è uscito fuori da una lunga serie di incontri settimanali è stata una
risoluzione parlamentare, fatta di clausole introduttive che analizzavano i problemi e clausole operative che cercavano di proporre soluzioni. I nostri sforzi sono stati premiati e a gennaio è giunta l'e-mail tanto attesa: avevamo superato la Preselezione!
Tuttavia rimaneva un altro arduo compito da portare a termine: scegliere i sei ragazzi più meritevoli, tra i trenta che avevano lavorato al progetto. Una piccola simulazione di quello che avrebbe atteso i prescelti alle vere nazionali ha permesso ai professori di individuare i ragazzi più adatti a partire; questi avrebbero rappresentato la delegazione del liceo Majorana. Ciascuno ha poi scelto uno dei sei topic di discussione e in un fact sheet ha raccolto tutte le informazioni necessarie per arrivare all'elaborazione di un position paper, tutto rigorosamente in inglese. Per prepararci al meglio alla selezione nazionale, che si sarebbe tenuta a Lignano Sabbiadoro i primi di aprile, abbiamo avuto l'opportunità di esercitarci a febbraio in una simulazione di Assemblea Generale del Parlamento Europeo organizzata presso l'autorevole Sala dell'Assemblea legislativa della Regione Umbria, qui abbiamo dibattuto le nostre risoluzioni, prodotti finali di un lungo percorso. Eravamo divisi in tre commissioni: CLIM: cambiamenti climatici, DROI: diritti umani e LIBE: libertà civili. Quella che è iniziata come una semplice sfida per noi, come un mettersi alla prova, è diventato qualcosa di più: le nostre parole non
sono rimaste circoscritte alle mura del nostro Istituto, ma sono state ascoltate dall'intera regione. Siamo stati protagonisti infatti di
servizi televisivi e articoli di giornale che, in modo lusinghiero, ci hanno dipinto come giovani impegnati e consapevoli di appartenere ad una realtà chiamata Europa, una realtà fatta di contraddizioni e conflitti, ma anche di speranza e voglia di cambiare. Forti dell'esperienza di Perugia, eravamo ormai pronti, mancava solo l'ultimo passo: partire per Lignano Sabbiadoro.
A Lignano ci siamo confrontati con 90 studenti provenienti dalle scuole di tutta Italia. L'assemblea è stata preceduta da
tre giornate di lavoro in commissione alternato a momenti di divertimento e gioco, utili a sciogliere il ghiaccio e a creare quella coesione e collaborazione necessaria per un buon lavoro di squadra. Qui si impara a confrontarsi con ragazzi di altre provenienze, si impara ad ascoltare e accettare idee diverse, a trovare compromessi, a dare spazio a chi ne ha bisogno e a mettere a tacere il proprio egocentrismo.
L'obiettivo non è quello di emergere e dimostrare di essere il più bravo, non è infatti per questo che si viene premiati, ma per la capacità di creare il gruppo, di coinvolgere gli altri, aiutandoli a superare le proprie difficoltà. Infine, grazie al nostro impegno in queste attività, ci siamo meritati l'invito a partecipare l'8 maggio, a Montecitorio, alla festa dell'Europa, dove abbiamo avuto l'onore di ascoltare le parole di numerosi personaggi del nostro panorama politico, tra cui la presidentessa della camera Boldrini e il ministro dell'istruzione Giannini. Ospite e relatore è stato anche Francesco Colin attuale presidente del Parlamento Europeo Giovani, che nonostante la giovane età si è dimostrato degno di sedere a fianco di così importanti figure.
Tutto questo ci ha permesso di capire che la strada per il successo è dura, ma percorribile, che si parte sempre dal basso ma che anche un progetto scolastico può diventare una grande occasione. Il primo anno in cui Francesco Colin partecipò al PEG non riuscì, insieme alla sua squadra, a superare le preselezioni, solo il secondo anno furono ammessi alle selezioni nazionali, e fu quello l'inizio. Ora è presidente dell'associazione e tutti gli anni si impegna a trovare nuove persone, ragazzi che hanno voglia di imparare, di migliorarsi, di collaborare e mettersi alla prova.
Aboliti i pregiudizi, solo l'impegno e il merito vengono premiati: il PEG è così, si da tanto, ma si riceve esattamente altrettanto.
Veronica Lanari e Naomi Virgilio - Classe 4S2