Sei studenti del Liceo Majorana hanno partecipato dal 20 al 23 aprile alla XXXI sezione nazionale del PEG a Lignano.
“Dear Mr President, members of the Board, members of the Jury, fellow delegates, good morning”: è attraverso questa formula che martedì 22 aprile una semplice stanza del complesso Ge.Tur di Lignano Sabbiadoro si è trasformata nell’emiciclo del Parlamento Europeo di Strasburgo. Ad operare la magia 72 studenti di 12 diversi licei italiani tra i quali il Majorana di Orvieto. In tailleur e giacca e cravatta, cercando di contenere l’emozione, i delegati hanno simulato una seduta dell’assemblea generale del Parlamento Europeo Giovani, discutendo, rigorosamente in inglese e francese, di libertà civili, del rapporto tra progresso economico e sviluppo sostenibile, della necessità da parte dell’Europa di gettare le basi di una economia post-petrolio, del difficile rapporto tra ricerca scientifica e diritti degli animali, della necessità di combattere con forza le nuove forme di schiavitù.
I sei delegati del Liceo Majorana, Leonardo Battistelli (3S2), Lorenza Colombi (3S2), Giorgio Casoli (4S4), Jacopo Moretti (4S4), Giulia Pieroni (4S4) e David Chiappini (5S2) si sono divisi nelle sei diverse commissioni e insieme agli studenti degli altri licei presenti, sotto la guida dei loro chair person, hanno prima imparato a conoscersi e ad apprezzarsi attraverso una serie di attività di team-building, per poi tuffarsi in un’intensa opera di ricerca, discussione e redazione della risoluzione inattaccabile, sperimentando l’arte della mediazione politica e della ricerca del compromesso utile.
Per i docenti accompagnatori è stato sorprendente e allo stesso tempo gratificante vedere i propri studenti privarsi di ore di sonno e trangugiare in fretta il cibo della mensa per correre a confrontarsi su tematiche etiche e politiche che rappresentano una sfida anche per le istituzioni nazionali ed internazionali. E tutto ciò con un impegno, una serietà e una passione che piacerebbe veder rifiorire anche tra i banchi di scuola.
Partecipare all’EYP (European Youth Parliament) è qualcosa che non si può comprendere se non si sperimenta in prima persona. E’ un’esperienza terribile, se ne esce distrutti, ma arricchiti. (David Chiappini)
Ringrazio le professoresse per avermi costretto a partecipare a questo evento fantastico, che mi ha stupito perché , al contrario di ciò che mi aspettavo, nonostante la fatica e lo stress, è stato estremamente divertente e stimolante. (Leonardo Battistelli)
Pur essendo un’esperienza molto stancante, partecipare alla sessione è stato formativo perché – a vari livelli – ha portato vittorie personali ad ognuno di noi, che infatti siamo tornati cresciuti, più coraggiosi, più maturi. (Giulia Pieroni)
Sonno… una mancanza che si sente molto. Ma ciò che alla fine si sente di più è la mancanza di tutti i tuoi amici e le risate con i compagni di stanza, gli incontri in commissione, le notti in bianco. Grazie a questa esperienza sono diverso in modo positivo, se potessi la rifarei 100 volte. (Giorgio Casoli)