
Un nuovo, esaltante progetto Comenius sta prendendo forma sotto i nostri occhi: nome in codice EYON - European Youth Online Network.
In breve, una rete di blog di diverse scuole europee (e non solo: la Ahlcon International School di New Delhi , India, ha partecipato, come ospite, ai lavori), finalizzata alla formazione di sinergie fra istituti superiori anche molto lontani.

"Siamo partiti con una grande curiosità e voglia di fare, sebbene non avessimo ancora chiaro come si sarebbero svolte concretamente le varie attività a cui avremmo partecipato, visto che il work plan sarebbe stato presentato all’apertura dei lavori: ci siamo affidati molto alle nostre speranze, e devo dire che ci hanno ripagato."
Damiano Vinciarelli
Anzitutto, la scuola. L'Europaschule Koeln è una scuola a tempo pieno, nella quale gli alunni (e, per tre giorni, pure noi!) passano otto ore al giorno, intervallate da un paio di pause "ricreazione" e una pausa pranzo. Poiché gli studenti passano tutto questo tempo a scuola, l'edificio è più simile ad una scuola americana, con ampi spazi comuni(anche i biliardini!), armadietti personali, e la mensa. Le otto ore rese disponibili dal tempo pieno le abbiamo utilizzate discutendo sui vari aspetti del progetto, usando le tecnologie informatiche (ogni studente lavorava ad un PC) senza farci mancare (fortunatamente) i momenti di socializzazione.
"Non si è trattato solo di discutere di particolari prettamente tecnici riguardanti il progetto, ma è diventata un'occasione per entrare in contatto con realtà e culture diverse, per condividere sensazioni ed emozioni, per imparare che un gruppo coeso, anche attraverso l’apprendimento collaborativo, è in grado di superare qualsiasi barriera ed incomprensione."
Sara Canali
Anche le serate, dedicate in parte alla visita del centro storico,dei suoi scorci e monumenti, in parte alla socializzazione nell'ostello dove eravamo alloggiati (assieme agli studenti tedeschi, polacchi, ungheresi, finlandesi,spagnoli, indiani... e ad altri di una scuola di Treviso) hanno contribuito a rendere questa esperienza indimenticabile per tutti noi. Lasciatemelo dire, sono stati cinque giorni vissuti intensamente: le ore si sono susseguite con una tale rapidità che tornati a casa non capivamo se questo sogno (tale è stato!) stava per cominciare o era appena finito. Una volta ritornati al “Majorana”, ci siamo subito rimessi al lavoro: coordinati dal Prof. Vecchio abbiamo creato una "redazione",attribuito compiti e funzioni, scelto gli argomenti dei nostri articoli nel rispetto di quanto deciso durante i lavori di Colonia (“youth culture”), attivata la procedura per formare un pubblico di lettori. Le prossime tappe: Essen (Germania), Halikko (Finlandia), Warsaw (Polonia), Eger (Ungheria),Treviso (Italia).
Il sogno continua.