A Lucca gli studenti del Majorana hanno incontrato altre undici delegazioni di loro coetanei provenienti dai migliori licei della penisola e hanno dibattuto insieme a loro le risoluzioni elaborate dalle differenti commissioni per metterne in luce le incongruenze e per difendere le proprie posizioni, esattamente come si fa a Strasburgo. Tutto questo è avvenuto nel pieno rispetto delle regole di un corretto confronto democratico e utilizzando esclusivamente l’inglese e il francese.
Naturalmente dietro a ciò ci sono una preparazione durata mesi e ed un impegno notevole dei giovani studenti Alessia Anselmi, Alessandro Bracchetti, Sara Canali, David Chiappini, Tessa Haase, Davide Orlandi, Dionis Spinei , Damiano Vinciarelli e Laura Di Carlo (che ha dovuto rinunciare all’ultimo momento per motivi di salute). Una prova eccellente per ragazzi che non hanno nemmeno 18 anni. Ecco le impressioni a caldo dei partecipanti:
Anche quest’anno otto coraggiosi studenti del Majorana, imbracciate le loro armi (carta, penna e cervello) si sono lanciati in un’eroica impresa alla volta della città di Lucca. Affrontando numerosi pericoli si sono diretti verso la città medievale in sella a “modernissimi” levrieri e, una volta arrivati, hanno dovuto superare molte difficoltà trasportando vettovaglie e abiti di fattura orientale fino a giungere alla locanda “San Frediano”. Gli otto cavalieri si sono preparati allo scontro finale passando notti insonni per escogitare strategie infallibili per assicurarsi la vittoria. Il giorno del combattimento è arrivato e i fantastici otto si sono diretti verso il campo di Battaglia presso il Palazzo Ducale di Lucca. Novantasei combattenti, divisi per delegazioni, Quattro generali e Cinque membri della giuria per scegliere il vincitore. Purtroppo per i giovani Orvietani lo scontro non è andato a buon fine e sono tornati a casa distrutti, ma, a detta loro, felici. Andiamo a sentire i vari pensieri che passano per la testa ai valorosi Cavalieri.
Dino: ”è stato uno scontro duro ma nonostante la sconfitta possiamo dire che di essere tornati a casa vittoriosi e carichi di un bottino di nuove amicizie ed esperienze interessanti.”
Sara: ”Cinque giorni indimenticabili, pieni di adrenalina, sorrisi e notti insonni. Un grazie a chi ha permesso tutto questo. Alessandro, Alessia, Damiano, David, Davide, Dino, Tessa e ovviamente la Prof.ssa Mari che ci ha sostenuti e ha creduto in noi.”
Alessia: ”è stata un’esperienza indimenticabile, ho vissuto intensamente questi cinque giorni dando il meglio di me. Ringrazio tutto il gruppo con cui ho condiviso questa esperienza.”
Alessandro: ”Ho avuto la fortuna di partecipare per due anni al Parlamento Europeo dei Giovani e posso dire con sicurezza che è un’esperienza alla quale nessun studente dovrebbe rinunciare. E’ formato da ragazzi e pensato per ragazzi ed offre una visione europea che la scuola ancora non può dare.”
Davide: ”sono stati solo cinque giorni, ma il loro impatto sulle nostre vite è stato impressionante. Siamo cambiati, in meglio naturalmente, e saremmo pronti a tornare subito a dormire solo quattro ore per notte pur di rivivere questa incredibile esperienza.”
Tessa: ”L’esperienza del “PEG” è particolare perché dormi pochissimo e fatichi moltissimo. Il fatto è che appena sono arrivata alla stazione di Orvieto, volevo già tornare a Lucca. Per quanto mi sia sforzata di cercarla non ho trovato nemmeno una cosa brutta di quest’esperienza, solamente il ritorno. Mi sento più forte ora, più decisa a prendere in mano la mia vita. Grazie a tutti.”
David (il filosofo) : “Siamo partiti in totale trepidazione. Arrivati lì ci si ritrova a fare cose enormemente stupide (che qualcuno apprezza ) senza un attimo di tregua, e nel tempo libero (da mezzanotte alle tre, prima di cadere in un letargo di tre ore) si "lavora" tentando di prepararsi alla GA. Erano solo quattro giorni, in totale, ma tornati a scuola sembrava fossero passati mesi. Eravamo tutti un po' spaesati (e assonnati!)"
Damiano: “Sono stati solo 5 giorni, ma intensi come un anno! Ancora mi mancano tutte le notti insonni e le migliaia di caffè che prendevamo ogni giorno, e anche tutte le persone conosciute lassù... anche se non abbiamo vinto la GA, abbiamo vinto la timidezza, e siamo davvero cresciuti dentro. Per questo, consiglio a tutti, l'anno prossimo, di provarci con noi!”