di Luca Moller, Gianmarco Borri
Dal 3 al 7 novembre 2010 si è tenuto, nella città di Treviso, il penultimo meeting relativo al progetto Comenius “Borders & Bridges”, promosso e realizzato dalle scuole membre dell’associazione “NEOS” (Network of Europe Oriented Schools), con l’obiettivo di “abbattere barriere e costruire ponti tra le differenti culture e società” europee. Senza alcuna spesa a proprio carico, ventisette studenti provenienti dall’Italia, dalla Germania, dalla Polonia, dalla Francia e dalla Finlandia, accompagnati dai rispettivi insegnanti, si sono recati a Treviso, dove sono stati ospitati da alcune famiglie del luogo.
Questo progetto è stato veramente molto interessante, piacevole e formativo. Un’esperienza che ha permesso, a giovani studenti, di allargare i propri orizzonti e di essere proiettati in una realtà più vasta, sopra le parti, europea. Inoltre, ha permesso ad alcuni individui di sviluppare le proprie competenze relative alla scrittura creativa, ad altri di migliorare le proprie capacità riguardo l’utilizzo di software specifici e, generalmente, ha dato a tutti i partecipanti l’occasione di prendere maggiore confidenza con la lingua inglese.
L’incontro conclusivo di questo progetto avverrà nel marzo 2011 nella città finlandese di Parainen e non più ad Orvieto, come previsto nel vecchio programma, rivisitato in occasione di questo incontro. Tuttavia la nostra scuola sarà sede del primo importante meeting del nuovo Comenius.
Un commento personale dei partecipanti del liceo E.Majorana:
Luca Moller (5ST): <<Inizialmente ero un po’ scettico, ma ben presto mi sono ambientato e mi sono sentito decisamente a mio agio sia nella famiglia che mi ha ospitato sia nel gruppo di lavoro. Il laboratorio di scrittura creativa è stato di mio gradimento, come anche l’uscita a Venezia, perchè non avevo ancora avuto occasione di visitarla. Ritengo che l’elemento maggiormente istruttivo sia stato la necessità di comunicare quasi esclusivamente in lingua inglese, che mi ha permesso di acquisire maggiore dimestichezza e sicurezza nel parlato e di apprendere molti nuovi termini. In definitiva è stata un’esperienza molto piacevole e interessante>>.
Gianmarco Borri (5ST): << Il progetto a cui ho partecipato non rientrava sicuramente negli schemi delle consuete attività extrascolastiche per due ragioni: in primo luogo per lo sforzo di capire e farmi capire in lingua inglese, in secondo luogo per il fatto di aver stretto amicizia con persone speciali di diverse nazionalità. Secondo il mio parere, l’obiettivo principale di questo progetto è stato pienamente raggiunto>>.
Prof. F.Innocenzi: <<Chi partecipa a iniziative di questo tipo non può che trarre benefici, poiché esse costituiscono, nella loro dimensione internazionale, importanti occasioni di scambio, di confronto con altre realtà e quindi di crescita personale>>.