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Mariager8Non avremmo potuto desiderare compagni di viaggio migliori. Partiti in otto dall’aeroporto di Fiumicino il 27 maggio insieme a due professoresse di arte dell’istituto, abbiamo subito legato tra di noi, nonostante molti di noi non si conoscessero tra loro.  Siamo contenti che siano nate nuove amicizie e nuovi legami tra noi. Eravamo diretti nel nord della Danimarca per uno scambio con una scuola locale grazie a Cittaslow, che ci ha dato questa opportunità.

Mariager1Una volta arrivati a Mariager, abbiamo trovato ad aspettarci le nostre famiglie ospitanti. Fin da subito abbiamo notato quanto fosse ben organizzata la scuola: sale riunioni, biblioteche, biliardini e tavoli da ping pong erano solo lo sfondo di un ambiente preparato, bello e accogliente, pronto ad aiutare gli studenti. Con le nostre Mariager2famiglie abbiamo visitato il paese, piccolo e molto ben curato, le cui principali attrazioni sono il fiordo sul quale il paese si affaccia, il monastero, la chiesa e Rosenhaven, cioè il giardino delle rose, dove abbiamo anche trovato delle rose orvietane. Questo perché il paese di Mariager è legato a Rocca Ripesena, ‘il paese delle rose’.

Mariager3Il viaggio è stato organizzato molto bene e tutto ha funzionato perfettamente. Di mattina partecipavamo alle attività in classe, mentre il pomeriggio abbiamo potuto fare altre attività insieme agli studenti danesi. Inizialmente, i Mariager5nostri coetanei scandinavi ci erano parsi un po’ più misurati di noi, ma è bastato pochissimo tempo affinché le nostre conversazioni diventassero sempre più spontanee e coinvolgenti. Abbiamo sempre comunicato in inglese e, sebbene noi ce la cavassimo discretamente, i ragazzi danesi, più giovani di noi, padroneggiavano la lingua con grande sicurezza. Questo ci ha insegnato quanto sia vantaggioso parlare bene l’inglese.

La scuola di Mariager è divisa in tre padiglioni: asilo, elementari e medie. Le professoresse ci hanno spiegato che gli studenti lavorano con gli stessi compagni di classe durante l’intero corso della scuola dell’obbligo. Le lezioni di un’ora erano intervallate da 10 minuti di ricreazione, e i telefoni venivano riposti in uno scaffale nominato e rimanevano lì per tutto il giorno. Anche dopo cena e in mezzo alla settimana, i ragazzi danesi uscivano per fare il bagno o una passeggiata e non avevano compiti Mariager4per casa.

Abbiamo trascorso bei momenti, specialmente durante la camminata di 11 km alla scoperta dei boschi e delle colline che si affacciano sul fiordo, e abbiamo fatto tante attività sportive nelle acque del fiordo. Venerdì è stata la volta del Museo del Sale di Mariager14Mariager, dove hanno ricostruito le antiche miniere e i metodi di lavorazione del sale. Abbiamo potuto assaggiare il Mariager sydesalt che ha un sapore un po’ diverso dal nostro. 

Gli ultimi tre giorni a Mariager ha avuto luogo il Festival della democrazia, con scolaresche provenienti da tutto il mondo: abbiamo incontrato studenti spagnoli, italiani e slovacchi che con Mariager13gli stand rappresentavano il proprio paese. In occasione di questo Festival sono stati organizzati anche alcuni laboratori d’arte, e in questo contesto siamo stati chiamati a realizzare alcuni stemmi partendo dall’araldica medievale orvietana e danese. I nostri stemmi verranno utilizzati come segnali per indicare la strada che conduce al porto di Mariager: ci emoziona pensare che i nostri lavori diventeranno cartelli stradali.

Mariager12Il giorno prima di partire abbiamo visitato il Museo d’arte Kunsten ad Aalborg, dove abbiamo potuto ammirare un mosaico di Picasso e diverse opere italiane tra cui un’opera di Michelangelo Pistoletto, uno dei suoi incredibili quadri specchiati dove chi guarda entra a far parte dell’opera stessa. Non ci rimane che ringraziare la nostra scuola per averci offerto la possibilità di partecipare a questa mobilità. È stata una delle migliori settimane della nostra vita!

 

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